Digital divide. Nonni digitali

«I nonni, tanti volte sono dimenticati e noi dimentichiamo questa ricchezza di custodire le radici e di trasmettere. Per questo, ho deciso di istituire la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, che si terrà in tutta la Chiesa ogni anno la quarta domenica di luglio, in prossimità della ricorrenza dei santi Gioacchino e Anna, i “nonni” di Gesù».

L’annuncio l’ha fatto il Papa la scorsa domenica dopo l’Angelus. Ricordando che «lo Spirito Santo suscita ancora oggi negli anziani pensieri e parole di saggezza: la loro voce è preziosa perché canta le lodi di Dio e custodisce le radici dei popoli. Essi ci ricordano che la vecchiaia è un dono e che i nonni sono l’anello di congiunzione tra le generazioni, per trasmettere ai giovani esperienza di vita e di fede».

L’iniziativa sembra quantomai opportuna, soprattutto in un tempo che tende a lasciare indietro i più vecchi. Il mondo corre sempre più sul filo dei servizi digitali, delle app, degli smartphone, ma di anziani “smanettoni” non ce ne sono poi molti: tutti gli altri rischiano di venire esclusi. Non solo e non tanto dagli aspetti più frivoli della rete e dei social. Ma, come abbiamo imparato durante le settimane di contenimento per il Covid, anche dagli affetti quando passaano dalle videochiamate, o dagli appuntamenti culturali e sociali in diretta da quando sono in streaming.

Ultimamente poi, per le generazioni più mature si sta facendo avanti anche il rischio di essere private da ampie fette di partecipazione amministrativa e sociale. Ad esempio per quanto riguarda i referti degli esami medici, che viaggiano sempre più in forma di bit. Oppure per innovazioni come la Carta d’identità elettronica, anche se per il momento ha una utilità piuttosto limitata.

Assai più appetibile è invece la faccenda del Cash Back. Per ottenere i concreti vantaggi fiscali offerti, infatti, non basta pagare con la moneta elettronica: occorre scaricare l’applicazione “Io” e dotarsi dello Spid: il Sistema Pubblico di Identità Digitale che dà l’accesso a tutti i servizi della pubblica amministrazione. Un’operazione che richiede un po’ di impegno anche a chi è ben attrezzato, figurarsi per quanti non vanno oltre il telefono fisso e con il digitale terrestre hanno problemi pure con il televisore. Nato per semplificare, il sistema rischia di diventare un rompicapo difficilmente superabile per moltissimi anziani. E di sommare un divario economico a quello digitale. Non basta: la novità di questi giorni è la prenotazione on-line richiesta agli ultra ottantenni per fare il vaccino Covid. Per fortuna non serve lo Spid e nemmeno la ricetta del medico di famiglia, ma lasciati soli molti nonni non potrebbero mai ottenere una prestazione sanitaria così decisiva.

«È importante che i nonni incontrino i nipoti e che i nipoti si incontrino con i nonni, perché i nonni davanti ai nipoti sogneranno, avranno illusioni, e i giovani, prendendo forza dai nonni, andranno avanti, profetizzeranno», ha detto ancora il Papa. Ha ragione, e vedere figli e nipoti assistere genitori e nonni nella transizione digitale può essere un buon punto di partenza.

di David Fabrizi, da «Frontiera» n.4 del 5 febbraio 2021

(Foto di congerdesign da Pixabay)

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