La comunicazione, un tema centrale

Quello della comunicazione è oggi un tema centrale. La Chiesa se ne è accorta da tempo, ma ultimamente questa consapevolezza è permeata più a fondo. E con l’esperienza del confinamento il tema ha superato la dimensione degli strumenti di comunicazione sociale. I bisogni sollevati dalla pandemia hanno toccato corde nuove nella vita delle parrocchie. L’espediente della trasmissione della Messa in diretta con il telefonino è stato un primo tentativo ingenuo, compiuto un anno fa per aggirare il limite delle celebrazioni senza popolo. Ma ha consentito di prendere confidenza con strumenti e linguaggi altrimenti guardati con rispettosa diffidenza. A poco a poco la vita pastorale ha iniziato a far uso degli incontri in videoconferenza e dei gruppi nei programmi di messaggistica. Alcuni sacerdoti inviano con regolarità pillole spirituali in forma di messaggio vocale, che per tanti destinatari sono un prezioso accompagnamento, l’occasione per ascoltare una Parola che dà sapore alla giornata.

La diocesi di Rieti ha un territorio eterogeneo, spesso montano e tendenzialmente spopolato. I paesi si animano soltanto in estate e per le feste, quando le persone tornano per ritrovare gli affetti più profondi e le tradizioni. Ma i sacerdoti ci sono sempre e gli strumenti digitali aiutano a non perdere i contatti, ad accorciare la distanza.

Il Festival della Comunicazione promosso dalle Paoline e dai Paolini si trova ad attraversare la stessa condizione. In attesa di viverlo in presenza il prossimo anno sul territorio reatino, si sperimenta un’edizione completamente on-line, un ideale passaggio del testimone realizzato insieme alla diocesi di Molfetta, protagonista della precedente edizione. Il tentativo pare in contraddizione con il Messaggio per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Papa Francesco invita a essere presenti, a recarsi sul posto, a consumare la suola delle scarpe. Chiede di far precedere il racconto dall’esperienza e non dal sentito dire. Ma l’esperienza può essere quella di fare i conti con la mediazione digitale, con la capacità della rete di amplificare i racconti e la loro condivisione. Senza mettere tra parentesi i rischi e i condizionamenti, ma coltivando una consapevolezza: anche senza pandemia, la vita di ciascuno si svolge allo stesso tempo dentro e fuori dalla rete.

E fuori dalla rete, Rieti attende di poter vivere il Festival della Comunicazione del 2022 in presenza di tanti operatori della comunicazione. Sarà anche un modo per «venire e vedere» un territorio ricco di belle montagne, acque e natura. Un’occasione per scoprire i luoghi che nel 2023 saranno protagonisti degli ottocento anni di due importanti eventi francescani: l’approvazione della Regola dei Frati Minori, scritta da san Francesco a Fonte Colombo, e l’invenzione del Primo Presepe a Greccio. Spunti da raccogliere e valorizzare insieme alle Paoline e ai Paolini, con i giovani, le istituzioni e le realtà significative che operano sul nostro territorio.

(di David Fabrizi, da «Avvenire» del 13 aprile 2021)

(Foto di MarieXMartin da Pixabay)