L’Ufficio Comunicazioni Sociali è l’organismo di curia che sovrintende a tutta la comunicazione della Chiesa di Rieti. Esso coordina pertanto gli strumenti di comunicazione sociale che fanno capo alla diocesi e cura i rapporti del vescovo e dei diversi uffici con i mass media. Più in generale, l’Ufficio si pone al servizio dell’attività pastorale della Chiesa reatina, sforzandosi di far sì «che la comunicazione sia parte integrante d’ogni piano pastorale» (Aetatis novae, 17).
I compiti dell’Ufficio includono:
- la promozione, anche in collaborazione con altri organismi di curia, di iniziative generali e settoriali miranti a formare a una mentalità comunicativa, rivolte a presbiteri, diaconi, consacrati e laici che siano coinvolti nel settore della comunicazione sociale come utenti, educatori, operatori professionisti e volontari;
- la determinazione delle linee di orientamento e di coordinamento di tutte le pubblicazioni e di tutte le iniziative editoriali emananti dalla curia nel suo insieme e dagli organismi che la compongono, curandone la stampa e la diffusione;
- la responsabilità della redazione del settimanale diocesano «Frontiera» e di altri organi o fogli informativi che la diocesi riterrà pastoralmente utile editare, nonché della collaborazione con il quotidiano «Avvenire»;
- la gestione e l’aggiornamento del sito web e dei canali social della Chiesa reatina;
- la cura dei rapporti con la stampa, la radio e la televisione sia per la convocazione di conferenze stampa, sia per altre iniziative concernenti contatti e rapporti con gli operatori della comunicazione sociale.
Al direttore dell’Ufficio, oltre che al vescovo, devono fare riferimento i responsabili degli organismi di curia o i loro collaboratori che ricevessero richieste di interviste o di dichiarazioni su argomenti che possono riguardare la curia o la diocesi. Sempre alle sue indicazioni devono attenersi i responsabili degli organismi di curia qualora fosse necessario emanare dichiarazioni o fornire precisazioni, previo il benestare preventivo dell’ordinario diocesano. Il parere del direttore è inoltre richiesto per le pubblicazioni promosse dagli organismi di curia.