Una rubrica per ragionare a partire dai dati reali. È lo spazio che il gruppo di lavoro di RiData inaugura su «Frontiera» dopo la pausa dovuta alla pandemia. Il ritorno alle indagini dell’Osservatorio socio-economico, messo in campo dalla Chiesa di Rieti, l’aveva annunciato il vescovo Domenico in occasione della Messa con il mondo del lavoro dello scorso primo maggio. Lo scopo è quello di mettere a disposizione di cittadini e istituzioni un compagno di viaggio per entrare nel merito dei problemi aperti e delle questioni di fondo.
Oggi le conseguenze del terremoto e della pandemia conducono all’esigenza di fare del territorio un vero e proprio cantiere. A differenza del passato, pare che stavolta le risorse non saranno un problema. Ma, avvertiva il vescovo, «non basta avere risorse in abbondanza se non siamo capaci di finalizzarle ad uno sviluppo che sia integrale, equo e sostenibile».
Quell’Osservatorio socio-economico è un gruppo aperto, partecipato da persone e organizzazioni che mettono a disposizione la propria capacità di reperire, analizzare, elaborare e restituire al pubblico le informazioni, affinché possano aiutare ad orientare verso il bene comune il dibattito pubblico e gli interventi.
Un esempio di questa capacità l’ha offerta il Quaderno RiData 2019, presentato presso la sede Ibm di Rieti alla vigilia del primo periodo di confinamento dovuto al contagio da coronavirus. La pubblicazione ricava dai numeri un’immagine affidabile del contesto locale utile sia alla pastorale che al profilo civile. Quattro gli ambiti affrontati: economia, salute, cultura ed educazione, dai quali si ricavano informazioni utili sulle imprese, il benessere, le scuole, il turismo del territorio.
Ma questi dati vanno continuamente aggiornati, riletti in base ai nuovi dati, e le indagini estese a nuovi ambiti.
Nel 2019 il passaggio intermedio per diffondere i risultati del laboratorio sono stati gli incontri di cittadinanza: occasioni pubbliche per la discussione e l’integrazione delle analisi. Ora la restituzione passerà per lo strumento più agile di queste “pillole”, che forniranno un aggiornamento settimanale sui risultati del gruppo di lavoro e non mancheranno di lanciare spunti e provocazioni.
Si parte da questo numero parlando del crollo demografico. Nelle prossime settimane, si entrerà nel merito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza guardando alle opportunità che esso può riservare per il territorio e alle scelte che ne conseguono.
di David Fabrizi, da «Frontiera» n.23 del 18 giugno 2021
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